Non so tu, mai io quando preparo una gara divento maniacale e programmo tutto, gli allenamenti, le strategie nutrizionali, il riposo e l’integrazione. C’era però un particolare che però non consideravo troppo. Un particolare che però poteva e fa la differenza.
Questo elemento è La vitamina D
Cos’è la Vitamina D
La vitamina D ha acquisito un notevole impulso nella ricerca per la sua capacità di influenzare oltre 1.000 diversi geni. L’incapacità di assumere regolarmente sufficiente vitamina D può avere un impatto negativo su molti parametri di resistenza, tra cui:
- la massima capacità aerobica (VO2 max)
- la suscettibilità a raffreddori e influenza
- Maggiore suscettibilità all’infiammazione
- Recupero più lento
- Maggior suscettibilità a fratture da stress.
La vitamina D è una sostanza nutritiva unica in quanto può essere sintetizzata nel corpo quando la pelle è esposta alle radiazioni UVB. È molto comune per le persone affidarsi a questo processo per l’assunzione di vitamina D.
Tuttavia, poiché per attivare il processo è necessaria la luce solare, qualsiasi fattore che limiti la qualità dell’esposizione al sole può compromettere lo stato della vitamina D nel corpo.
La carenza di Vitamina D
Recentemente, la carenza di vitamina D e l’insufficienza (chiamata anche carenza marginale) hanno ricevuto molta attenzione nei media. Alcuni ricercatori hanno usato il termine epidemia a causa dell’elevata prevalenza riportata in tutte le fasce di età (14 – 94% a seconda della razza, della regione geografica, della presenza di malattia e dell’età).
Il deficit di vitamina D è tipicamente definito come una concentrazione ematica di 25 (OH) D <20 – 25 nmol / L, mentre l’insufficienza è definita come una concentrazione di <37,5 – 50 nmol / L.
Una recente ricerca indica che le concentrazioni ematiche di 25 (OH) D 75 – 80 nmol / L possono essere richieste per supportare il funzionamento ottimale.
La Vitamina D e le prestazioni atletiche
Sebbene i dati siano limitati, la vitamina D può giocare un ruolo importante nelle prestazioni atletiche. I dati che esistono dimostrano che uno scarso stato di vitamina D è associato a una diminuzione della forza muscolare, scarsa funzionalità fisica, disagio muscolare e ossa doloranti.
Diversi nuovi studi su atleti, hanno mostrato un miglioramento delle prestazioni, un miglioramento del VO2 e un miglioramento del salto verticale sugli atleti che avevano migliorato il loro stato di vitamina D.
Questi studi hanno dimostrato che gli atleti con uno stato di vitamina D più elevato> 20-25 nmol / L avevano prestazioni fisiche e forza muscolare migliori.
La dose esatta varierà da persona a persona, la ricerca suggerisce che circa 4.000 UI al giorno sono le migliori.
Ricordati che l’integrazione non è mai a caso, ma è necessario eseguire regolarmente esami del sangue per monitorare accuratamente i livelli di questa sostanza e pianificare di conseguenza una mirata integrazione.
Bibliografia
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5790847/